cura del marimo

cura del marimo – come allevare un’alga palla

La cura del marimo è facile, ma si devono assolutamente rispettare alcune regole fondamentali.

I marimo sono colonie sferiche di alghe (Aegagropila linnaei). Sono un insieme di molti fusti concresciuti, non sono dotate di radici e assorbono le sostanze nutritive direttamente dai fusti. La loro particolare forma è mantenuta dal movimento della corrente sul fondo.

Vivono nell’acqua dolce di laghi freddi alle latitudini di Giappone, Russia, Nord Europa, Scozia, Islanda e Nord America. Sopravvivono a una profondità di due metri e mezzo. In molte nazioni sono protette.

Queste alghe non producono spore, quindi non sono pericolose per l’ambiente circostante poichè non si diffondono nell’ambiente acquatico.

I pescatori islandesi le chiamano kúluskítur (sfera di erbaccia che rimane impigliata nelle reti da pesca). Il loro nome comune (alga palla) viene dal giapponese mari-mo (pallina di piante d’acqua). Anche se in inglese vengono chiamate moss ball, non sono dei muschi ma bensì alghe.

Allo stato naturale vivono anche un paio di secoli, allargandosi di qualche millimetro all’anno. Nei laghi giapponesi ne esistono alcune del diametro di 20 o 30 cm. Sono degli esseri viventi molto rustici, riscendo a sopravvivere a temperature sotto zero e al congelamento.

In Giappone sono molto popolari ed esistono protagonisti di fumetti e personaggi nella cultura di massa che si ispirano a questo essere vivente. In ottobre presso il lago Akan si tiene un festival dei marimo che dura 3 giorni.

Possono vivere dentro barattoli o acquari pieni d’acqua dolce. Durante il giorno effettuano la fotosintesi e, liberando ossigeno come prodotto di scarto, possono salire in superficie per poi scendere verso il fondo durante il resto della giornata.

Potete acquistare i marimo da R nel bosco o nel nostro negozio on-line.

Come prendersi cura del marimo, le 10 regole fondamentali

  1. Utlizzate solamente acqua dolce per riempire i barattoli dove vivono i marimo.
  2. Non posizionare il barattolo in pieno sole. Il rischio è quello di surriscaldare l’acqua in cui vivono. Le alghe palla possono ricevere comunque qualche ora di luce diretta al giorno.
  3. I barattoli possono vivere tutto l’anno all’interno, in una posizione non troppo buia. Se decidete di tenerli all’esterno, evitate di lasciarli fuori in estate e in inverno.
  4. Non posizionate i marimo in un acquario con dei pesci rossi, la mangerebbero completamente. Invece queste alghe possono vivere tranquillamente con i gamberetti, che le utilizzeranno come nascondiglio. Anche i pesci combattenti tendono ad ignorarli.
  5. Dovete cambiare ai barattoli l’acqua ogni 7-10 giorni. Ma se ritardate non preoccupatevi, i marimo resisteranno. Produrranno meno bollicine di ossigeno. La pulizia dei barattoli è importante. Strofinate le superfici interne del barattolo con un panno per eliminare i depositi di calcare e le impurità.
  6. Per pulire l’alga ed eliminare le foglie morte che possono formarsi. Passate il marimo sotto l’acqua del rubinetto, strizzandolo per togliere le impurità e le parti necrotiche.
  7. Appallottolare l’alga palla per ridarle una forma sferica durante le operazioni di pulizia.
  8. Non concimarla assolutamente, si rischierebbe di bruciare il marimo.
  9. Evitare di usare acqua distillata. I marimo trovano nell’acqua gli elementi nutritivi di cui hanno bisogno e che non troverebbero altrimenti nell’acqua demineralizzata.
  10. Meglio Tenere le alghe palla fuori dall’acqua per poco tempo,  solamente per pulirle e per cambiare l’acqua. Ricordate che comunque possono resistere al di fuori dell’acqua anche per 24 ore. Se chiuse in un sacchetto di plastica trasparente possono resistere anche una ventina di giorni.

10 consigli per esperti allevatori di marimo

  1. Se l’alga non stesse bene e diventasse leggermente o parzialmente marrone, non allarmatevi. La si può farla tornare a essere verde e in forma seguendo alcuni accorgimenti. Estraetela dal barattolo e strizzatela sotto l’acqua corrente fino ad eliminare le parti marroni.  Cambiate l’acqua, posizionate il barattolo in un posto differente e più luminoso.
  2. Se il marimo si dovesse dividere in due parti oppure aprirsi, niente paura. Non sta assolutamente riproducendosi, dato che è già una colonia di più esseri viventi. Prendete del filo di nylon e un ago, armatevi di pazienza. Ricucite le due parti o i lembi aperti. Una volta fatto questo riappallottolate con le mani l’alga.
  3. I marimo non galleggiano? Non preoccupatevi, soprattutto le palline più grandi avranno difficoltà ad alzarsi dal fondo perchè sono troppo pesanti.
  4. Noi vi consigliamo di non tenere i marimo in un contenitore con la ghiaia sul fondo. Questo per riuscire meglio a tenere pulito il fondale da alghe e impurità varie. Differentemente se li posizionate all’interno di un acquario.
  5. Alcune persone versano nel barattolo dell’alga palla dell’acqua gassata per vederle più facilmente venire a galla. Se volete potete provare, ma non esagerate, equivale a ‘dopare’ i marimo con un’alta dose di anidride carbonica.
  6. State attenti ad utilizzare l’acqua del pozzo, alcune vecchie tubature potrebbero contenere alghe che se finissero nel barattolo del marimo andrebbero a colonizzare la superficie dell’alga palla.
  7. Nel caso di estati particolarmente afose e calde vi suggeriamo di posizionare il barattolo nel frigorifero per passare senza sofferenze il periodo estivo.
  8. Se dovete assentarvi per le ferie, ricordatevi che i marimo sono specie rustiche e possono resistere per giorni in mancanza di luce.
  9. Utilizzando delle luci apposite per acquariofilia potete velocizzare la crescita di vostri marimo.
  10. Rilassatevi!

Potete acquistare i marimo da R nel bosco o nel nostro negozio on-line.

PS: Sempre in tema giapponese, possiamo proporvi anche degli esemplari di alga palla realizzati all’uncinetto (amigurumi marimo). 🙂

Nota bene: nel rispetto degli esemplari in natura, i nostri marimo provengono da allevatori europei certificati di piante acquatiche.

Passateci a trovare in negozio in piazza Fontanesi 6 a Reggio Emilia.

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