gli afidi: un gregge di insetti
Gli afidi sono chiamati anche pidocchi delle piante, ma niente paura: non decideranno mai di saltarci addosso. Sono particolarmente immobili, li possiamo trovare dalla primavera affollarsi sulle foglie e sui giovani germogli di molte piante, soprattutto da esterno. Gli afidi adorano assembrarsi in gruppi numerosi ed è proprio la loro presenza in massa a provocare danni alla pianta.
Gli afidi hanno dimensioni da 1 a 7 mm di lunghezza. Ne esistono di verdi e di neri, ma anche gialli, rosa, o bianchi. Alcune specie si coprono con una secrezione cerosa bianca e possono essere confusi con altri insetti: cocciniglie e mosche bianche. Altre specie causano con le loro punture la formazione di galle sulle piante, all’interno delle quali vivono.
La maggior parte degli afidi succhia la linfa dalle foglie, dagli steli e dai fiori, ma alcuni si nutrono dalle radici. Quasi ogni pianta può essere un ospite: comprese ornamentali, verdure, fruttiferi, piante da serra e piante da interno.
Per nutrirsi pungono le parti verdi delle piante, assorbendo la linfa zuccherina. Gli zuccheri in eccesso vengono espulsi come secrezione (melata) e formeranno delle colate zuccherine. Formiche (che le difendono dai predatori), api, mosche e fumaggini (funghi) sono ghiotte di questa ‘manna’.
come riconoscerli?
Gli afidi si possono osservare ad occhio nudo e si riconoscono molto facilmente, ecco come fare:
- Osservate la pianta: se le foglie e i germogli della pianta sembrano appiccicosi al tatto.
- Presenza di polveri scure sulla superficie superiore delle foglie: non sono nient’altro che funghi fogliari che si nutrono di melata.
- Cercate i segni: macchie gialle o marroni sulle foglie e sui germogli, crescita ridotta, malformazioni.
- Presenza di formiche che salgono e scendono dalla pianta: spesso le formiche allevano gli afidi e li difendono in cambio della melata.
afidi, una riproduzione molto particolare
I cicli di vita di ogni specie di afide sono generalmente diversi. Sono noti per la loro capacità di riprodursi in modo rapido e prolifico sia sessualmente che asessualmente (per partenogenesi): il che significa che possono riprodursi senza un partner. Questo tipo di riproduzione consente di colonizzare rapidamente una pianta e di moltiplicarsi in grandi numeri.
Durante gran parte dell’anno, le colonie di afidi sono composte da femmine senza ali che danno alla luce piccoli vivi. Le forme alate si sviluppano quando la sovrappopolazione, il deterioramento della pianta ospite o i cambiamenti stagionali inducono a spostarsi su un’altra pianta.
come prevenire l’attacco
Per prevenire gli attacchi degli afidi si può fare poco, oltre a controllare regolarmente le piante per individuare eventuali infestazioni e per poter intervenire tempestivamente.
- Utilizzare piante resistenti: scegliete piante resistenti agli afidi, in modo da prevenire le infestazioni.
- Mantenere le piante in salute: le piante sane sono meno suscettibili agli attacchi. Assicuratevi di innaffiare regolarmente le piante e di concimare il terreno in modo adeguato.
- Utilizzare prodotti naturali: evitate di utilizzare pesticidi chimici, che possono essere dannosi per l’ambiente e per gli insetti antagonisti.
- Promuovere habitat per i predatori: attirate i predatori naturali degli afidi, come coccinelle e crisope, piantando fiori e piante diversi in balcone e giardino.
cosa fare per eliminare gli afidi
Una volta che l’infestazione è iniziata, si deve combattere con ogni mezzo, oppure tollerate l’infestazione se possibile e… attendete i rinforzi!
- Utilizzare le dita per rimuovere le colonie dove possibile, questo ridurrà il loro numero.
- Rimuovere le parti infestate: tagliate e gettate via le parti colpite. In questo modo, potete prevenire la diffusione degli afidi alle altre parti della pianta. Anche la quarantena delle piante in vaso colpite riduce l’infestazione.
- Utilizzare i macerati: molte sostanze naturali, estratte da vegetali molto comuni, una volta spruzzate sulle piante allontanano gli afidi. Questi rimedi agiscono come repellenti invece che uccidere gli insetti. Alcuni esempi: macerato o decotto di aglio, macerato di ortica, di peperoncino, assenzio o pomodoro.
- Attendere l’arrivo delle coccinelle: larve (soprattutto) ed adulti sono ghiottissimi di afidi e ripuliranno le vostre piante da esterno. Potete anche raccoglierle e trasferirle sulle vostre piante.
e se l’attacco dei parassiti persiste
Se i predatori degli afidi si fanno attendere troppo o se l’infestazione dovesse diventare eccessivamente diffusa.
- Ordinare degli insetti antagonisti: questi insetti si possono ordinare e liberare sulle chiome delle piante colpite.
- Utilizzare un insetticida di origine naturale: il piretro agisce a contatto e rapidamente viene inattivato dalla luce solare, effettuare dei trattamenti localizzati al tramonto, in modo da evitare di uccidere gli insetti impollinatori o quelli utili.
- Spruzzare olio di neem (Azadirachtina, estratta dall’albero Azadirachta indica) è un insetticida naturale. Svolge tre azioni principali: azione repellente di prevenzione, riduce la fecondità e interrompe gli stadi di crescita dei parassiti. Questo intervento è assolutamente sicuro e non tossico per persone, animali e ambiente.
Una miscela di acqua e sapone permette di lavare via la melata e ridurre i danni collaterali causati dallo sviluppo della fumaggine (fungo fogliare). Inoltre è un repellente per gli afidi stessi.
Una gestione accurata delle piante permette di prevenire la maggior parte delle problematiche e delle infestazioni. Se non osservate parassiti sulle vostre piante, la causa del problema probabilmente va cercata altrove.
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