esplorazione 1 – tappeto sonoro

esplorare il paesaggio sonoro che ci circonda

Un luogo ha un suo suono, o per meglio dire un insieme di suoni che lo contraddistingue. Un’impronta sonora che è sua e di nessun altro posto. Può cambiare nel tempo, affievolirsi, ma rimarrà sempre in sottofondo.

Questo paesaggio sonoro ha il potere di rievocare anche a distanza un luogo in un preciso momento, esattamente come un profumo o delle immagini. La sua riproduzione ci permette di immergerci in quello spazio o in quel tempo. Esistono molte librerie online che raccolgono e catalogano ‘soundscapes’ di ambenti naturali o zone urbane, di eventi o mercati affollati.

The world soudscape project

Un paesaggio sonoro si può suddividere in tre parti:

  • geofonia – i suoni della terra, tra flussi e movimenti: il vento, le onde, il temporale
  • biofonia – i suoni degli esseri viventi, tra vita e interazioni: i richiami degli animali, i rumori prodotti dal loro passaggio
  • antropofonia – i suoni dei processi umani, tra socialità e rumore: le interazioni umane, le attività produttive

Esercizio 1: Appuntate su un foglio o su una mappa da dove vengono i suoni e i rumori che sentite. Quale è la loro intensità e da che cosa sono prodotti?

Esercizio 2: Provate a ripetere l’esperienza nel tempo, cambiando orario o stagione, confrontate le mappe, sono cambiate?

Esercizio 3: Munitevi di cuffie e sovrapponete a un ambiente il paesaggio sonoro di un altro luogo (ne potete trovare molti online, qui sotto vi mettiamo il link a The Great Animal Orchestra di Bernie Krause). Dove vi trovate ora?

Consiglio: Chiudete gli occhi e concentratevi sull’udito, la vista potrebbe traviare portandovi ad utilizzare un senso a cui siete maggiormente abituati. Provate ad ascoltare un luogo ad altezze differenti: con la testa tra le foglie di un arbusto o sdraiati nell’erba. Provate a registrare il paesaggio sonoro creando una vostra libreria.

Passateci a trovare in negozio in piazza Fontanesi 6 a Reggio Emilia o contattateci via Whatsapp.

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