

perdersi nel prato sotto i nostri piedi: un’esplorazione prativa
Un prato visto da lontano può sembrare, nella maggior parte dei casi, un unico tappeto verde uniforme e omogeneo. Osservato da più vicino il manto erboso si rivela essere composto da un’innumerevole numero di piante erbacee cresciute tutte appressate le une alle altre. Avvicinandoci ancora di più si possono scoprire irregolarità nella copertura e differenze tra le foglie. Pronti per l’esplorazione?
Quando si realizza un prato, si utilizza una quantità di semente (solitamente un miscuglio tra semi di differenti specie di graminacee) pari a circa 25-30 grammi per metro quadrato, che corrispondono a un numero di 10.000 semi. Nel tempo qualunque prato tenderà ad accogliere tra le proprie file piante non contenute nel mix iniziale, andando ad aumentare la propria biodiversità. Il prato è a tutti gli effetti una foresta!
Il prato infinito, da Palomar, un’esplorazione di Italo Calvino
Le piante che compongo un prato possono essere suddivise in tre modi
- monocotiledoni o dicotiledoni – le prime vengono chiamate anche graminacee e presentano foglie strette, le seconde hanno foglie larghe e fioriture colorate.
- seminate o infestanti – i semi delle piante infestanti viaggiano portate da vento o dagli animali, alle volte si trovano già lì, sotto terra, in dormienza e in attesa.
- spontanee o aliene – l’eterna lotta tra piante di casa e piante straniere, lotta che si accentua nel caso delle infestanti, entrambe non volute ma di origini differenti.
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esercizio 1: munitevi di 4 picchetti e 4 metri di filo, delimitate un quadrato di prato e provate a contare le piante contenute in questo spazio ristretto, quante sono?
esercizio 2: Create un erbario di un prato, scegliendo e raccogliendo solo le piante differenti. Cercate negli angoli, nelle zone più ombrose, lungo i bordi e dove non arriva il getto dell’irrigatore. I margini sono sempre i luoghi dove la natura si contamina.
esercizio 3: Sdraiatevi su un prato e osservate da molto vicino il tappeto erboso, cercate chi vi abita, i percorsi minuscoli che si addentrano e si perdono all’interno di questa foresta in miniatura. Provate a scattare delle foto di questi paesaggi microscopici.


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consiglio: Quando trovate un prato poco curato e spelato, può essere il luogo giusto per seminare un miscuglio di piante spontanee per aumentarne la biodiversità. Scegliete un mix di piante autoctone o delle seedball ripiene di semi, lavorate il terreno superficialmente con un piccolo rastrello se il suolo vi sembra troppo compatto. Tornate a controllare se il vostro intervento ha avuto successo e ripetete l’esplorazione.
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