sciaridi – aiuto – come fare?

gli sciaridi, i moschini neri delle piante d’appartamento

Gli sciaridi sono una famiglia di moschini appartenenti all’ordine dei ditteri (esattamente come le mosche, i mosconi e i moscerini della frutta). In inglese vengono chiamati ‘dark-winged fungus gnats’ (moscerini dei funghi dalle ali scure). Questa definizione ci fa capire subito di cosa sono ghiotti, dove li possiamo trovare e che tipo di ambiente prediligono: ambienti umidi! Ne esistono moltissime specie, sono una famiglia di insetti diffusa in tutto il globo.

Quelli che normalmente possiamo trovare nelle nostre case hanno dimensioni molto piccole, circa 2 o 5 millimetri. Hanno un colore scuro, comprese le ali, e la bocca è dotata di un apparato succhiante ma non perforante. Questa caratteristica degli adulti ci fa comprendere che la problematica non deriva da loro. Le larve degli sciaridi, che parassitano le piante coltivate in contenitore, vivono nei primi strati ti terriccio umido e si nutrono del materiale organico contenuto nel substrato, non disdegnando le radici delle nostre piante. Fortunatamente gli adulti non sono degli esperti volatori e riescono a spostarsi poco, non contaminando velocemente altri vasi. Spesso il loro attacco è consequenziale a quello di altri patogeni fitofagi ghiotti di radici. Oltre al danno diretto gli sciaridi sono vettori di funghi patogeni responsabili di marciumi radicali e basali.

Il terriccio bagnato, l’atmosfera umida, le alte temperature sono condizioni ottimali per la presenza degli sciaridi. I danni alle piante ornamentali, in presenza di un attacco ingente di questi patogeni, sono crescita stentata, marciumi radicali e del colletto (la porzione di pianta che si trova appena sopra il livello del suolo), appassimento e morte. Gli adulti vivono solo cinque giorni, le femmine depongono circa 200 uova che si schiuderanno dopo una settimana.

Prevenire un’infestazione di sciaridi

Per prevenire l’infestazione di sciaridi nei vasi delle piante ornamentali in casa o sul balcone per prima cosa si dovranno seguire alcune accortezze nella gestione, soprattutto tra la primavera e l’autunno.

  • Substrati di qualità – miscele di terriccio a basso prezzo possono nascondere problematiche, evitate di portarvi a casa dei parassiti nuovi.
  • Bagnare meno frequentemente – questo è un consiglio sempre valido per la coltivazione di tutte le piante, in casa, sul balcone o in giardino. Le radici si svilupperanno maggiormente in profondità e le larve degli sciaridi avranno difficoltà a sopravvivere.
  • Eliminare le foglie morte depositate sul terriccio – questi parassiti vengono attirati da materiale vegetale in decomposizione, un vaso pulito darà meno nell’occhio.
  • Ridurre l’umidità dell’ambiente – areando più frequentemente l’aria diventerà maggiormente secca e l’ambiente si farà ostile per gli adulti di sciaride.
  • Mantenere in salute le piante – una pianta che sta bene attirerà meno parassiti. Le piante con dei problemi sono dei richiami per i parassiti fitofagi.

Curare un’infestazione di sciaridi

Se si verifica il problema e l’infestazione di sciaridi è in atto, si dovrà procedere tempestivamente adottando le misure più drastiche nel caso di un attacco più intenso.

  • Seccare il terriccio – sospendere l’irrigazione e far asciugare la miscela: le larve si sviluppano in un ambiente umido, una volta seccato il problema dovrebbe diminuire.
  • Posizionare i vasi in esterno – se possibile e a seconda delle piante esporre i vasi a temperature più basse di 10°C, il freddo inattiverà i parassiti e renderà difficoltosa la loro riproduzione.
  • Asportare il primo strato di terriccio – sostituendo parzialmente o totalmente il substrato con una miscela di qualità, faremo piazza pulita o ridurremo il numero di sciaridi presenti.
  • Quarantena – spostare i vasi colpiti in un’altra zona della casa o del balcone non a contatto con altre piante ridurrà le possibilità di contagio
  • Trappole cromotropiche – queste trappole adesive di colore giallo attirano e incollano gli sciaridi, riducendone il numero di adulti o segnalandovi la loro presenza e quindi la necessità di un intervento.
  • Olio di neem (Azadirachtina, estratta dall’albero Azadirachta indica) – questa sostanza è un insetticida naturale. Svolge tre azioni principali: azione repellente, riduce la fecondità e interrompe gli stadi di crescita dei parassiti. Questo intervento è assolutamente sicuro e non tossico per persone, animali e ambiente.

E se l’attacco dei parassiti persiste

  • Nematodi parassiti (Steinernema) – l’utilizzo di questi vermi microscopici lunghi meno di 1 mm, presenti comunemente nel suolo, che si cibano delle larve di sciaride, permette un attacco mirato alla popolazione di parassiti. Il substrato andrà tenuto umido per permetterne lo sviluppo e a una temperatura superiore ai 10°C. Questo intervento è assolutamente sicuro e non tossico per persone, animali e ambiente.
  • Acari predatori (Hypoapsis) – questi aracnidi lunghi 1 mm predano in natura uova e larve degli sciaridi riducendone il numero in poche settimane. Il substrato andrà tenuto umido per permetterne lo sviluppo e a una temperatura superiore ai 15°C. Questo intervento è assolutamente sicuro e non tossico per persone, animali e ambiente.
  • Bacillus thuringensis israelensis – un batterio del suolo che colpisce il tratto digerente delle larve di sciaridi e zanzare uccidendole. Il substrato andrà tenuto umido per permetterne lo sviluppo. Questo intervento è assolutamente sicuro e non tossico per persone, animali e ambiente.
  • Lotta chimica – l’utilizzo di un insetticida di sintesi deve essere preso come ultima risorsa dopo aver testato tutte le altre strade o nel caso di un’infestazione molto grave. Lo sconsigliamo soprattutto sulle piante alimentari, orticole e aromatiche. Nel caso dei terrari, essendo una coltivazione in barattolo, l’insetticida di sintesi può essere utilizzato tenendo il vaso chiuso.

Una gestione accurata delle irrigazioni permette di prevenire la maggior parte delle problematiche. Se non osservate parassiti sulle vostre piante, la causa del problema probabilmente va cercata altrove.

(L’immagine di copertina è concessa in licenza con la licenza Creative Commons Attribution 3.0 United States . Attribuzione: Forest & Kim Starr. Fonte: Flickr)

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