Travasare le piante

Travasare le piante – come e quando cambiare il vaso

Un post di Laura Bassi di Chiedi all’agronoma

Quando si coltivano le piante in contenitore, da interno o da balcone e terrazzo, si arriva inevitabilmente al momento in cui le piante non crescono più rigogliose, stentano a fare nuove foglie e cominciano a ingiallire. Questo è dovuto al fatto che lo sviluppo della chioma di una pianta è sempre proporzionale allo sviluppo radicale, una volta riempito tutto lo spazio disponibile nel vaso, le radici fermano la loro crescita. Questo è il momento di cambiare il contenitore.

Quando è necessario travasare le piante?

Quando si acquistano nuove piante oppure periodicamente per quelle che abbiamo in casa, conviene controllare quanto si è sviluppato l’apparato radicale. L’unico modo per farlo è svasare la pianta per poterlo osservare. Se si rivela essere un intricato gomitolo di radici indistricabile e compatto è il momento di intervenire. Anche la fuoriuscita delle radici dal buco sul fondo del contenitore può essere un indice da tenere in considerazione. Se il vaso è troppo grande e pesante potrete affidarvi al tatto per capire se all’interno del pane di terra c’è ancora spazio oppure no.

Questa regola vale per tutte le tipologie di piante: da interno, da esterno, perenni o annuali. Le piante che abbiamo sul balcone e ancora di più quelle stagionali tendono a crescere ancora più velocemente di quelle da interno. Inoltre vengono vendute in contenitori troppo piccoli per garantirne una corretta crescita. Conviene rinvasarle appena portate a casa. Così facendo, cresceranno rigogliose.

In che periodo dell’anno cambiare il vaso?

Nel caso in cui dovete semplicemente mettere la pianta in in un vaso più grande, senza intervenire sull’apparato radicale, il cambio del vaso può essere fatto in qualsiasi periodo dell’anno. Ovviamente cercate di evitare i mesi più caldi. Se siete obbligati a farlo per salvare una situazione critica mettete la pianta travasata in una posizione ombreggiata per qualche giorno. Se dovete rinvasare una pianta in piena fioritura fatelo con estrema cautela. Nella stagione calda posizionate il vaso per qualche giorno in una posizione riparata dal sole.

Quando le radici sono troppo aggrovigliate e fitte oppure il terriccio è troppo compatto, sarà necessario fare dei tagli nel pane di terra. Il consiglio è di procedere nel periodo di riposo vegetativo: dall’autunno all’inizio della primavera sia per le piante da esterno che da interno. In queste stagioni le piante entrano in letargo, rallentando le proprie funzioni fotosintetiche, potranno adattarsi con minore stress al nuovo spazio e ampliare l’apparato radicale.

Quanto deve essere grande il vaso?

La dimensione del nuovo vaso devono essere proporzionali alle dimensioni che la pianta raggiungerà nel tempo. Se dovete rinvasare una pianta a fioritura stagionale, potrà essere sufficiente una fioriera da 50-70 cm di lunghezza.

Se dovete rinvasare un arbusto da mettere sul balcone, il vaso dovrà essere molto più grande e possibilmente quello definitivo. Un arbusto di piccole dimensioni, come una rosa, avrà bisogno di uno spazio di almeno 50x50cm mentre un arbusto di medie dimensioni, come un oleandro, avrà bisogno di 100x 50 cm. La dimensione dipende da quanto potrebbe crescere la pianta in futuro.

Per le piante da interno il diametro del nuovo vaso potrà essere maggiore di quello vecchio di 10cm. Questo vi permetterà di non doverlo cambiare di nuovo a breve e di avere una buona proporzione dal punto di vista estetico tra la dimensione della pianta e del contenitore.

Si sente spesso dire che non bisogna mettere le piante in vasi troppo larghi perché altrimenti verranno prodotte solo radici… questa è una delle più grandi bufale in circolazione sulla coltivazione delle piante! Le piante ampliano l’apparato radicale allo stesso tempo della crescita della chioma. Rami e foglie sono in equilibrio: se il vaso sarà enorme la pianta si svilupperà in modo armonioso sia sotto che sopra. Se non fosse così le piante piantate in giardino in piena terra non crescerebbero mai ma farebbero solo radici.

Come procedere per travasare le piante?

Dopo aver preso un vaso della corretta dimensione. Coprite i buchi presenti sul fondo con qualche coccio per impedire alla terra di uscire. Distribuite una prima quantità di terriccio sul fondo, considerando la dimensione del vecchio vaso.

Prima di togliere la zolla dal vecchio vaso verificate lo stato di umidità: la terra deve essere umida ma non fradicia e nemmeno asciutta.

Se il vaso è di piccole dimensioni, capovolgete il vaso sulla mano libera, tenuta aperta in modo da avere il fusto della pianta fra il dito indice e il dito medio, così eviterete di rompere la zolla o di danneggiare la pianta. Se avete difficoltà a staccare la zolla dal vaso e questo è fatto di plastica, schiacciatelo sui bordi con l’altra mano.

Nel caso di un vaso di grosse dimensioni cercate di estrarre la pianta afferrandola alla base del fusto e tirando. Se non riuscite ad estrarla, cercate di staccare la zolla dalle pareti con una paletta facendola penetrare lungo i bordi interni.

Una volta svasata, la pianta va inserita nel nuovo vaso, verificando che la zolla rimanga a 1-2 cm sotto il bordo. Disponetela al centro e aggiungete il nuovo terriccio lateralmente, pressando leggermente per farlo aderire alle radici, fino a riempire completamente gli spazi vuoti. Evitate di compattare il substrato, pressando eccessivamente. Annaffiate distribuendo acqua uniformemente.

Questo post è di Laura Bassi di Chiedi all’agronoma. Laura si occupa da una vita di giardinaggio e orticoltura, progettazione del verde, ortoterapia, formazione di nuovi giardinieri presso la Scuola di Agraria del parco di Monza. Le piante, qualunque esse siano, sono da sempre la sua vita. Se avete domande o curiosità, se vi serve una mano per progettare il vostro ortogiardino la trovate qui.

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