come si semina

come seminare – consigli per le fioriture future

Come si semina? Seguendo alcune semplici regole e avendo cura potrete tramutare i vostri balconi e giardini in orti e prati fioriti rigogliosi.

Seminare è un atto innato nell’uomo: tutti l’hanno fatto in un modo o nell’altro. Da bambini o da adulti, ottenendo risultati differenti. A volte casualmente a volte intenzionalmente.

I semi contengono un embrione di pianta, un piccolo vegetale già formato con gli abbozzi di foglie (cotiledoni) e radice (radichetta) già pronti per nascere. Inoltre contengono una certa quantità di energia, utile alla plantula nel primo periodo di vita, prima di dispiegare al sole le foglie e innescare la fotosintesi. La nascita di una pianta da un seme si chiama germinazione.

Esistono semi molto diversi per forma, dimensione, necessità primarie e tempo di germinazione. Esattamente come esistono piante diverse per altezza, larghezza, habitat e forma.

Ci sono semi che germinano in pochi giorni (per esempio tra le orticole: basilico, ravanelli, rucola, lattuga, cipolla, fagiolo). Altri che ci mettono dei mesi o degli anni… Vi consigliamo di partire da quelli facili, ma siete liberi di raccogliere e seminare tutto quello che volete!

Consigli per la semina: le 10 regole per iniziare

  1. I semi delle piante orticole estive solitamente si seminano tra febbraio e maggio, quelle invernali si seminano da giugno in poi. Le piante da fiore è meglio seminarle in autunno o all’inizio della primavera. La cosa più importante è evitare le stagioni più calde e più fredde.
  2. Le giovani piantine hanno delle radici molto sottili, per facilitare il loro sviluppo, dobbiamo preparare un letto di semina soffice, composto da terriccio fine e sabbia.
  3. La profondità migliore alla quale piantare i semi dipende dalla loro grandezza. Semi piccoli andranno posizionati maggiormente in superficie, semi grandi potranno essere seppelliti maggiormente. La regola vuole che vadano coperti con uno strato di terra pari al loro diametro.
  4. Seminate i semi distanziandoli leggermente ed evitate di posizionarli tutti in un punto. Non seminate l’intero sacchetto di semi in una volta sola ma suddividetelo in un paio di semine. Considerate lo spazio di cui le piante avranno bisogno una volta cresciute. Al massimo regalatele!
  5. L’acqua è fondamentale per la germinazione delle piantine. Il substrato deve essere umido ma non fradicio. I semi assorbiranno l’acqua e inizieranno a svilupparsi.
  6. Appena le plantule (giovani piantine) sono fuoriuscite dai semi e hanno aperto le loro foglie avranno bisogno di luce per svilupparsi.
  7. La temperatura perfetta per far nascere delle piante va all’incirca dai 15° ai 25° C. Se si vuole anticipare le semine rispetto ai periodi consigliati, si dovrà procedere con una semina ‘indoor’ (al riparo di una serra o dentro casa vicino a una finestra).
  8. I semi delle piante spontanee hanno dei meccanismi di difesa per evitare di germinare nella stagione errata. La dormienza si interrompe dopo un periodo di freddo. Si possono ingannare i semi posizionandoli per un paio di mesi in frigorifero. Dopo questa operazione germineranno più rapidamente. Si può utilizzare lo stesso stratagemma con i semi dei alberi e arbusti.
  9. Si può procedere con una semina diretta nel vaso oppure con una semina in semenzaio (nursery per semi), per poi spostare le piantine appena cresciute. Una volta che le piantine hanno emesso le loro prime foglie dopo i cotiledoni (foglie già presenti nei semi), si deve procedere con la ripicchettatura (spostamento dal semenzaio al vaso finale oppure in piena terra). La ripicchettatura è un’operazione molto delicata, state attenti a non strappare le giovani radici o a stritolare i piccoli fusti.
  10. La grandezza migliore per un vaso in cui far crescere delle piante dipende dalla dimensione finale delle stesse. Una regola ottimale da rispettare è utilizzare una misura di 30 cm di diametro per i contenitori tondi e 30 cm di profondità per le fioriere.

Seminare: 5 suggerimenti in più

  1. Realizzare un semenzaio è molto semplice: prendete una vaschetta di plastica, un sottovaso oppure un porta uova di carta. Riempitelo di terriccio fine, posizionatelo su un piano in un posto riparato e alla luce del sole. Non pressate eccessivamente la terra e non bagnatela troppo. Ricordatevi di controllare il livello di umidità ogni giorno perchè tenderà ad asciugarsi rapidamente. Se lo posizionate all’esterno mettetelo un un posto sicuro, al riparo dal vento. Copritelo con un pezzo di tessuto non tessuto bianco e leggero.
  2. Le seedball o seedbomb sono palline di argilla contenenti semi. L’argilla protegge i semi all’interno da eventuali predatori (insetti, uccelli e roditori) fino alla loro germinazione. Questo sistema di semina è utilizzato fino dagli antichi egizi.
  3. I semi delle piante orticole devono svilupparsi rapidamente e in circa 6 o 7 mesi fare frutti o foglie da raccogliere. Se decidete di creare un orto sul balcone o avete a disposizione un piccolo fazzoletto di terra ricordatevi che potete anticipare i tempi di semina seminando all’interno. Tenete a mente anche di lavorare accuratamente il terreno, le radici dovranno accrescersi rapidamente per permettere alla pianta di dare molti buoni frutti.
  4. Conservate i semi in eccesso in un luogo secco e fresco, al riparo da fonti di calore. Sulle confezioni di semi è indicata una data di scadenza che ne garantisce la massima germinazione. Non eliminate i semi scaduti, semplicemente aumentate la dose di semina. Scrivete sempre sulle confezioni di semi cosa contengono per riconoscerle l’anno dopo.
  5. Provate e riprovate, seminate e riseminate, ripicchettate e travasate!

La terra è bassa!

Da R nel bosco potete armarvi di diverse tipologie di semi:

Qui trovate i consigli su come utilizzare le seedball.

Un libro di Planeta tangerina per raccontare il viaggio dei semi ai bambini.

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